• 29/06/2023
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Incidente da solo: cause possibili

Può capitare di fare un incidente da soli, senza che ci siano altri veicoli coinvolti. Le cause possono essere le più diverse, a volte dipendenti dal conducente stesso, a volte generati da circostanze esterne.

Sono riconducibili a chi è al volante:

  • il colpo di sonno;
  • una distrazione;
  • la guida sotto l’effetto di alcol e droghe;
  • la violazione delle regole del Codice della Strada.

Viceversa, possono essere considerati fattori imponderabili:

  • una macchia d’olio o una lastra di ghiaccio sull’asfalto;
  • una buca non segnalata;
  • lo scoppio di uno pneumatico;
  • l’attraversamento della strada da parte di un animale selvatico o randagio;
  • un ostacolo che si materializza all’improvviso.

Leggi anche: Risarcimento terzo trasportato: come funziona

 

Cosa copre la RC Auto

L’assicurazione paga i danni in caso di incidente da solo? Di base, no. La polizza relativa alla responsabilità civile obbligatoria, infatti, copre gli eventuali danni causati ai terzi trasportati, ossia i passeggeri a bordo, ma non quelli subiti dal conducente stesso.

Se quest’ultimo, tuttavia, ha scelto di tutelarsi stipulando anche la garanzia facoltativa contro gli infortuni, allora ha diritto a un risarcimento – entro il massimale previsto – che riguarda principalmente:

  • le spese mediche;
  • la diaria da ricovero ospedaliero;
  • l’invalidità permanente;
  • il decesso.

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Il valore delle prove

Non è detto che il conducente, se non ha sottoscritto la garanzia accessoria, non abbia diritto al risarcimento. Esiste una condizione che può permettergli di vedere ribaltata la sua posizione: dimostrare la responsabilità altrui e di aver fatto tutto il possibile per evitare il sinistro.

Si pensi, a titolo di esempio, a una buca non visibile o riconoscibile, né tantomeno segnalata. O, ancora, a un animale randagio sbucato all’improvviso. In queste situazioni potrebbe essere ravvisata una condotta colposa da parte della Pubblica Amministrazione (Comune, Provincia, Regione o altri enti), competente per la propria parte.

La procedura per ottenere il risarcimento danni può essere molto complessa, per questo è fondamentale presentare prove convincenti.

Ecco, quindi, cosa fare subito in caso di incidente da solo:

  • scattare fotografie o girare brevi video;
  • individuare la presenza di eventuali testimoni e raccoglierne i nominativi;
  • contattare le forze dell’ordine.

Va detto che un incidente, anche se lieve o senza altri mezzi coinvolti, va sempre denunciato entro tre giorni alla propria assicurazione: è un obbligo di legge.

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Il consiglio giusto può fare la differenza

Qualora un incidente da solo sia la conseguenza del tentativo di evitare un veicolo, fautore di una manovra azzardata, la responsabilità e il relativo risarcimento spettano all’altro conducente. Anche in questo caso, però, la colpevolezza va dimostrata e ciò può non essere facile, specie se l’autore non si ferma per sincerarsi di quanto accaduto.

Tutte le prove sono sempre oggetto di un’attenta verifica. Tra i parametri che si valutano, infatti, vi sono le strisce delle frenate, la posizione dei veicoli dopo l’incidente, la segnaletica stradale presente e le possibili testimonianze.

Su tutti i casi illustrati fino a qui, è utile sentire anche il parere di un’agenzia infortunistica. Un’analisi puntuale del proprio caso aiuta a fare chiarezza sui reali passi da compiere.

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